Trattori e centinaia di agricoltori provenienti da tutto il paese hanno marciato per le strade del centro di Roma, portando avanti una protesta nazionale per i diritti degli agricoltori. Il corteo tricolore si è poi diffuso fino in Alto Adige, con un totale di 120 trattori e 350 agricoltori in piazza a Bolzano
di Mario Tosetti
Il ‘Movimento agricoli federati’, insieme con altre sigle, sono scesi nuovamente in piazza nel cuore della Capitale, radunando circa cinque trattori in Piazza Bocca della Verità e mobilitando circa duecento persone. Avviandosi da via Nomentana, gli agricoltori hanno esposto vari cartelli nella piazza, tra cui “Il nostro cibo non si tocca” e “Ho portato cibo per tre generazioni e ancora non mi fermo”.
Un portavoce dal palco ha espresso la determinazione del gruppo nell’affrontare le sfide lavorative e ha previsto altre mobilitazioni nell’immediato futuro. Nel corso della manifestazione, è stato annunciato che il giorno successivo il gruppo si sarebbe spostato in Piazza San Pietro. “Domani saremo con la mucca Ercolina, che abbiamo portato anche a Sanremo, in piazza San Pietro. La benedizione del Santo Padre della mucca è un forte riconoscimento alla nostra lotta. In queste ore stiamo lavorando per ottenere il permesso per portare in piazza San Pietro anche un trattore”, ha detto l’agricoltore.
I manifestanti hanno distribuito i loro prodotti tra i cittadini in segno di gratitudine per il sostegno ricevuto. “E’ un modo per sdebitarci del fastidio dato e per ringraziarli di averci incitato in questi giorni” ha affermato Roberto Rosati uno dei portavoce del Maf (Movimenti agricoltori federati).
La protesta agricola ha raggiunto successivamente l’Alto Adige, con 120 trattori e 350 agricoltori radunati a Bolzano su iniziativa del consigliere provinciale Juergen Wirth Anderlan e del gruppo di lavoro “Zukunft Landwirtschaft”, poi sostenuta dalla Suedtiroler Bauernbund e dal nuovo assessore all’agricoltura Luis Walcher.
Il sopravvento delle difficoltà economiche nel settore agricolo e il rischio dell’abbandono dei terreni coltivabili sono state alcune delle gravi preoccupazioni evidenziate. La protesta non solo richiede una maggiore attenzione e intervento da parte dell’Unione Europea, ma cerca anche di sensibilizzare il pubblico sul valore dell’agricoltura sostenibile e sulla necessità di continuare a sostenerla attivamente.
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