Intervenendo al vertice del Movimento dei non Allineati in Uganda il segretario generale delle Nazioni Unite ha spiegato che rifiuto del riconoscimento di uno stato palestinese è una minaccia all’armonia globale. Il Movimento dei Non Allineati, nel suo comunicato finale, ha condannato le azioni militari israeliane e richiesto un cessate il fuoco umanitario
di Corinna Pindaro
Il diritto del popolo palestinese di autodeterminarsi attraverso la creazione del proprio Stato “merita il riconoscimento universale”, ha affermato il Segretario generale dell’ONU, Antonio Guterres, intervenendo al vertice del Movimento dei Non Allineati in Uganda. Ha enfaticamente messo in evidenza come sia “insostenibile” rifiutare una soluzione diplomatica basata su due Stati – uno israeliano e uno palestinese – e ha condannato la negazione del diritto dei palestinesi di formare un proprio Stato.
Il leader delle Nazioni Unite ha avvertito che il persistere di tale rifiuto non farà che aggravare un conflitto che già rappresenta una seria minaccia per la pace e la sicurezza mondiale, accentuando le divisioni e fornendo terreno fertile per l’ascesa di estremismi di ogni sorta.
Nel comunicato conclusivo del vertice, il Movimento dei Non Allineati ha espresso una ferma condanna alle azioni militari israeliane in Gaza e ha esortato ad instaurare un cessate il fuoco di lunga durata per motivi umanitari. I leader riuniti a Kampala hanno sostenuto l’indipendenza e la sovranità della Palestina, proponendo Gerusalemme Est come capitale per la realizzazione di una soluzione a due Stati.
Il Movimento dei non allineati, una coalizione composta da 120 Paesi non allineati a blocchi di potere maggiori, include tra i suoi membri India, Iran, Iraq e Sudafrica. L’OMS ha espresso profonda preoccupazione per le “condizioni di vita intollerabili” nella Striscia di Gaza, dove vivono 2,4 milioni di persone, molte delle quali sfollate a causa dell’offensiva israeliana.
Nei giorni scorsi Guterres ha sollecitato un fermata immediata dei combattimenti a Gaza per ragioni umanitarie. Anche Stati Uniti, principale sostenitore di Israele nel conflitto con Hamas, hanno recentemente confermato il loro supporto alla formazione di uno Stato palestinese. Tuttavia, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu continua a opporsi alla creazione di uno Stato palestinese sostenibile, suscitando le critiche del suo alleato americano.
(Associated Medias)- Tutti i diritti sono riservati