Il presidente della Repubblica parlando agli allievi degli istituti di formazione militare ha sottolineato quanto con il conflitto in Ucraina e con quello in Medio Oriente abbiano messo in evidenza che la guerra ai giorni nostri è possibile e reale
di Corinna Pindaro
“I sanguinosi combattimenti in Ucraina e il massacro scatenato dal vile attentato terroristico di Hamas contro inermi civili israeliani, con la spirale di violenza che ne segue, mostrano, in tutta la sua drammaticità, la fragilità della pace. La barbarie della guerra non ha abbandonato il nostro mondo. Ragazzi come voi combattono e muoiono per colpa di estremismi nazionalistici e di fanatismi lontani dai nostri valori. Ne viene offesa la dignità della persona nel primo dei diritti fondamentali di ogni essere umano, quello alla vita”, queste le parole con cui il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha salutato gli allievi degli istituti di formazione militare.
“Ragazzi come voi combattono e muoiono per colpa di estremismi nazionalistici e di fanatismi lontani dai nostri valori. Ne viene offesa la dignità della persona nel primo dei diritti fondamentali di ogni essere umano, quello alla vita”, ha aggiunto il presidente della Repubblica che ha continuato, “avete scelto di servire il nostro Paese giurando fedeltà alla Repubblica e assumendovi la responsabilità di difendere la Costituzione, la Patria, le libere istituzioni che la incarnano. Un compito che vi vedrà impegnati per i diritti di ciascun italiano quale che ne sia la condizione sociale, l’opinione, il sesso, l’etnia. È quello che ci indica, con solennità, l’art.3 della nostra Carta fondamentale”.
“La brutale aggressione all’Ucraina da parte della Federazione Russa ha riportato d’attualità la consapevolezza che la guerra è ancora possibile anche in Europa”, ha detto Mattrella. “La guerra in Ucraina è, prima di tutto, la tragedia del popolo ucraino che, da oltre 18 mesi combatte e soffre con tante vittime e devastazioni – ha sottolineato il capo dello Stato -, ma è anche un gravissimo attacco all’intera comunità internazionale e alle regole faticosamente costruite nell’ambito delle Nazioni Unite. Tutto questo sta provocando effetti generali destabilizzanti”.
Tornando alla crisi in Medio Oriente , il presidente della Repubblica ha evidenziato che “i vili attacchi terroristici portati da Hamas lo scorso 7 ottobre contro inermi cittadini dello Stato di Israele – dai bambini agli anziani – hanno alimentato drammaticamente l’irrisolto conflitto israelo-palestinese, con migliaia di morti su entrambi i fronti, pagando un prezzo elevato per un contrasto che da oltre settant’anni dilania la regione senza che si sia pervenuti, responsabilmente, a una soluzione condivisa”.
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