L’elezione di Johnson consente di uscire dal caos durato circa due settimane causato dall’incapacità dei Repubblicani di trovare un accordo. Biden “Complimenti per l’elezione ma ora a lavoro sulla questione degli aiuti a Israele e Ucraina”
di Mario Tosetti
Dopo due settimane di vuoto e di caos per l’incapacità dei repubblicani di trovare un accordo – al quarto tentativo – hanno eletto il nuovo speaker della Camera Mike Johnson. L’elezione sblocca la paralisi del Congresso ma non risolve la lotta intestina all’interno del partito, sul quale Trump nonostante i guai legali non molla la presa.
Mike Johnson ha 51 anni, è al quarto mandato come deputato alla Camera e finora non era mai stato troppo sotto i riflettori della politica statunitense. La maggior parte degli americani, ad eccezione ovviamente dei suoi elettori, non sapeva chi fosse e addirittura qualche compagno di partito ha ammesso di aver dovuto cercare su Google le informazioni su di lui. Quanto all’orientamento politico Johnson fa parte della parte più estremista del Partito Repubblicano: è un cristiano evangelico, è molto vicino a Donald Trump e ha idee radicalmente contrarie ad aborto e diritti delle persone LGBT+. In questi anni da deputato si era fatto notare solo per un lavoro centrale, ma non visibile, nel tentativo di Trump di ribaltare l’esito delle elezioni presidenziali del 2020, vinte dal Democratico Joe Biden. A fronte delle sue idee Johnson è descritto come un uomo “dai modi gentili”, molto differenti rispetto a quelli adottati da altri membri della sua corrente politica.
Questa caratteristica e il fatto di essere di fatto una seconda scelta anche per la minoranza più combattiva del partito lo ha reso un candidato accettabile anche per i Repubblicani relativamente più moderati
“Ora torniamo a lavorare. Mi assicurerò che l’azione della Camera si traduca in risultati e riporterà fiducia in questa istituzione”, sono state le prime parole di Johnson su a X.
Il presidente Usa se da un lato si è congratulato con Johnson ha subito messo in chiaro che occorre procedere rapidamente sulla questione degli aiuti a Israele e alll’Ucraina. Biden ha ribadito la sua “volontà di continuare a lavorare con i repubblicani” sottolineando che “allo stesso modo, il popolo americano si aspetta che i repubblicani alla Camera lavorino con me e con i democratici al Senato”.
“Mentre i repubblicani alla Camera hanno trascorso gli ultimi 22 giorni a determinare chi sarebbe stato speaker, io ho lavorato su questioni urgenti, proponendo uno storico pacchetto di finanziamenti che promuove i nostri interessi di sicurezza nazionale in Israele e Ucraina, protegge il nostro confine e investe nell’economia americana”, ha sottolineato il presidente americano invitando la Camera ad “agire rapidamente per rispondere alle ed evitare un shutdown tra 22 giorni”, ha aggiunto il presidente americano
A quanti gli hanno chiesto se fosse preoccupato della nuova nomina Biden ha risposto di non esserlo assolutamente ritenendo che non tenterà di influenzare l’esito delle elezioni 2024, “Proprio come non ero preoccupato che l’ultimo tizio (Donald Trump, ndr) sarebbe stato in grado di ribaltare le elezioni… Io la Costituzione la conosco”, ha detto in una conferenza stampa alla Casa Bianca.
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