Dopo la vittoria del filorusso Robert Fico in Slovacchia e lo sgambetto dei Repubblicani negli Usa il leader del Cremlino è pronto a scommettere che dopo le prossime tornate elettorale cambieranno gli equilibri e il sostegno a Kiev sarà destinato a ridursi
di Mario Tosetti
La guerra in Ucraina è da tempo la guerra della Russia contro l’Occidente e la vittoria del filorusso Robert Fico in Slovacchia e il punto segnato negli Usa con il pesante sgambetto inflitto dai Repubblicani con il provvedimento anti shutdown rappresentano per Vladimir Putin dei punti a favore. Appare come possibile la prospettiva di una riduzione fino allo zero degli aiuti militari a Kiev.
“L’arroganza di alcuni Paesi dell’Occidente era semplicemente esagerata. Non c’è altro modo per dirlo”, ha detto Putin tenendo un discorso al forum Valdai di Sochi. Ma ora s’intravede un’altra strada, almeno dal punto di vista del Cremlino: “In futuro la congiuntura in Occidente potrebbe cambiare: un cambiamento politico interno è possibile dopo le elezioni”. Il riferimento del presidente russo è alle imminenti elezioni in Polonia dove un possibile stop degli aiuti militari a Kiev ha infiammato la campagna e quelle previste per novembre nei Paesi Bassi. Ma non solo, a giugno si voterà per il Parlamento europeo e potrebbero, quindi, cambiare tutte le istituzioni Ue. Ovviamente, non sono di poco conto le elezioni previste per il 2024 negli Usa dove Donald Trump è pronto a sfidare nuovamente Joe Biden.
Putin parlando dell’Occidente ha ricordato: “proposi che la Russia entrasse nella Nato, ma l’idea fu respinta”, ha detto Putin, ribadendo poi la sua tesi secondo cui “la Russia non ha iniziato la cosiddetta guerra in Ucraina. Anzi, sta cercando di porvi fine”. Putin ha poi voluto sottolineare che la guerra in Ucraina non è una guerra per la conquista di nuovi territori “Non abbiamo alcun interesse a conquistare ulteriori territori. Abbiamo abbastanza aree da sviluppare, che si tratti della Siberia, della Siberia orientale o dell’Estremo Oriente. Questo non è un conflitto territoriale e nemmeno una questione di stabilire un equilibrio geopolitico regionale. In Ucraina la questione è molto più ampia e fondamentale: stiamo parlando dei principi su cui si baserà un nuovo ordine mondiale. Una pace duratura sarà stabilita solo quando tutti si sentiranno al sicuro”.
Poche ore dopo, a proposito delle prospettive di pace, il leader del Cremlino ha annunciato che “in questo momento abbiamo effettivamente completato il lavoro sulle armi strategiche avanzate di cui avevo parlato e annunciato diversi anni fa. Abbiamo condotto con successo l’ultimo test del missile da crociera a raggio globale Burevestnik a propulsione nucleare”.
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