La proposta del leghista Riccardo Molinari di rinunciare a parte dei fondi del Pnrr non è passata inosservata. Il governo si è affrettato a fare sapere che intende solo rimodulare il piano ma non ha intenzione di rinunciare alle risorse. Le opposizioni chiedono chiarimenti
di Carlo Longo
“L’idea di rinunciare ai fondi del Pnrr non è sul tavolo, ma stiamo lavorando per rimodulare il piano”, questa la rassicurazione di fonti di governo a fronte della proposta di Riccardo Molinari di rinunciare a parte delle risorse messe a disposizione dal piano. “Stiamo lavorando per risolvere le criticità”, continuano le fonti ribadendo che però il piano deve essere “rimodulato” eliminando i progetti che non possono essere portati a termine entro il 2026 ma , al contempo, utilizzando le risorse su progetti “per i quali i finanziamenti potranno essere spesi entro giugno 2026”. Suonano come un’eco le parole di Giorgia Meloni qualche giorno fa dopo l’incontro con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che a mettere una toppa ai ritardi ha sottolineato: “Il Pnrr non lo abbiamo scritto noi”.
A rassicurare sul fatto che le risorse non saranno disperse anche la fedelissima del Cavaliere Silvio Berlusconi Licia Rinzulli. “Anche se alcuni punti del Pnrr devono essere rivisti, sempre attraverso l’interlocuzione e l’accordo con la Commissione Ue, non c’è assolutamente alcun rischio di perdere le risorse. Questo è un Governo forte e che in Europa ha grande credibilità”, ha sottolineato la presidente dei senatori di Forza Italia.
I tentativi di calmare le acque non sono sufficienti, però, per l’opposizione. Il Pd a mezzo social chiede esplicitamente spiegazioni. “Spostare i fondi, chiedere rinvii, cambiare i progetti: sul pnrr nel governo meloni e nella maggioranza è caos totale. Basta scaricabarile, basta ritardi: il ministro Fitto venga subito in parlamento a spiegare cosa sta succedendo”, si legge nel post.