La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è ad Algeri. Una due giorni in cui i temi da affrontare sono molti: industria, innovazione, start up ma soprattutto energia
di Corinna Pindaro
Dopo sei mesi dalla visita di Mario Draghi, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni è atterrata ad Algeri. Si tratta della prima visita ufficiale della premier nel Paese nord africano, divenuto un partner essenziale per l’Italia. Sono molti i temi sul tavolo: industria, innovazione, start up ma soprattutto energia.
La visita coincide con la ricorrenza della firma trentennale del trattato di amicizia tra i due Paesi, firmato il 27 gennaio 2003. Nel corso dei due giorni è in programma anche un colloquio tra Meloni e il presidente della Repubblica, Abdelmadjid Tebboune, che aveva già incontrato a margine dei lavori della Cop27 in Egitto immediatamente dopo il suo insediamento. Sono previsti anche diversi incontri con imprenditori italiani che operano nel Paese.
“Le relazioni bilaterali fra Italia e Algeria sono solide, antiche e strategiche e attraversano una fase particolarmente positiva. L’ Italia è al lavoro per rafforzarle, ampliarle e consolidarle ulteriormente come testimoniato dalle visite politiche al più alto livello che si sono susseguite negli ultimi mesi”, si legge in una nota divulgata da Palazzo Chigi.
A seguito degli accordi firmati da Draghi lo scorso aprile, l’Algeria è divenuto il primo fornitore di gas naturale dell’Italia. Nel 2021 il valore dell’interscambio Italia-Algeria è stato pari a 7,33 miliardi di euro, di cui 5,57 miliardi le nostre importazioni e 1,76 miliardi le nostre esportazioni. Ma non si tratta di un rapporto a senso unico. L’Italia importa dal Paese quasi solo il gas, ma esporta macchinari, prodotti petroliferi raffinati, prodotti chimici e siderurgici.
L’Italia è il terzo partner commerciale dell’Algeria a livello globale (primo cliente e terzo fornitore) mentre l’Algeria è il primo partner commerciale dell’Italia nel continente africano. I pilastri della presenza imprenditoriale italiana nel Paese sono le grandi opere e l’industria della difesa. In occasione della missione saranno siglati diversi accordi, fra cui alcune nuove intese private.
La presidente del Consiglio è accompagnata dall’ad di Eni, Claudio Descalzi, e dal presidente di Confindustria, Carlo Bonomi. L’obiettivo perseguito, oltre ad incrementare il partenariato in tema di energia riguarda anche il cosidetto Piano Mattei per l’Africa. Secondo la prospettiva delineata da Meloni è necessario affrontare in maniera strutturale il fenomeno migratorio creando uno “spazio di stabilità e prosperità condivisa” per l’Africa. In quest’ottica da parte del governo c’è la volontà di confermare la prospettiva dell’Italia quale hub energetico (di gas ma anche di idrogeno verde) del Mediterraneo, come ponte fra Africa e Europa. Altre questioni centrali riguardano l’industria, l’innovazione, le start-up e le microimprese: sulle Pmi in particolare il governo di Algeri vorrebbe beneficiare della competenza dell’Italia, come le autorità algerine hanno dichiarato in diverse occasioni.
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