L’incoronazione di Re Carlo III si è svolta scandita dai riti solenni che si tramandano da millenni. Alla fine il nuovo sovrano è apparso sorridente, rilassato. Del resto era da tutta la vita che si preparava a questo momento
di Emilia Morelli
God save da the King, l’inno nazionale inglese oggi risuona a Londra. Re Carlo III (74 anni) è ufficialmente il nuovo re del Regno Unito e Camilla è la regina consorte. La solenne liturgia, iniziata alle 12:00 è durata due ore, scandita da una serie di consuetudini che si tramandano ormai da millenni e che vengono rispettate con la precisione tipica anglosassone.
La cerimonia
“Sono qui per servire non per essere servito”: è la formula rituale con cui re Carlo, ha risposto, invocando l’esempio “del Re dei Re”, Gesù Cristo, al bambino del coro dell’abbazia di Westminster che lo ha accolto per la solenne liturgia dell’incoronazione. E’ stato quindi l’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, primate della Chiesa anglicana e officiante chiamato a presiedere il rito, a introdurre la cerimonia religiosa con una breve preghiera accompagnato a un appello alla fraternità cristiana, al sostegno reciproco tra i fedeli e tra tutte le persone di buona volontà.
La prima fase dell’incoronazione è il riconoscimento del re, con cui il nuovo sovrano Carlo è stato simbolicamente presentato al “popolo. La fase successiva ha previsto il giuramento del Re. Con formula solenne il regnante ha detto: “Io, Carlo, professo solennemente e sinceramente alla presenza di Dio, attesto e dichiaro di essere un fedele protestante e che, secondo il vero intento delle leggi che assicurano la successione protestante al trono, sosterrò e mantenere le suddette disposizioni al meglio delle mie forze secondo la legge”, ha affermato durante la cerimonia di incoronazione. Per la prima volta nella storia Re Carlo dopo il giuramento ha voluto recitare in prima persona una preghiera, una novità nel rito millenario. Dopo l’unzione al re, seduto sulla Coronation Chair, ha ricevuto i simboli del potere. Infine, l’incoronazione vera e propria. L’arcivescovo di Canterbury ha posato la Corona di Sant’Edoardo sulla testa di Carlo III e ha gridato God Save The King mentre in tutto il regno vengono sparate salve di cannone e suonano le trombe nell’Abbazia.
A seguire anche la regina Camilla è stata incoronata e dopo aver ricevuto l’unzione.
Il ritorno a Buckingham Palace
Dopo la cerimonia Carlo III e la regina Camilla hanno lasciato l’Abbazia di Westminster, a Londra, per fare ritorno a Buckingham Palace. I sovrani sono stati accompagnati all’uscita dal canto corale dell’inno nazionale, oltre che del suono dell’inno celebrativo composto ad hoc per l’evento odierno da sir Andrew Lloyd Webber, leggendario autore di musical di fama mondiale.
Il re e la regina hanno preso posto sulla Gold State Coach, antica carrozza dorata costruita nel 1762 e usata in tutte le incoronazioni britanniche dal 1831 in avanti. Dietro di loro una seconda carrozza con a bordo l’erede al trono William, principe di Galles, la sua consorte Kate e i tre figli.
Il Re e la Regina, entrambi con la Corona, circondati dai paggetti sono stati i primi ad affacciarsi al balcone di Buckingham Palace per salutare migliaia di persone accorse nonostante la pioggia. In un secondo momento si sono affacciati anche tutti gli altri membri della royal family: i fratelli del Re, Edoardo e Anna con le rispettive famiglie (ma non Andrea, escluso da ogni ruolo ufficiale dopo il sospetto coinvolgimento nello scandalo sessuale Epstein negli Usa) e i principi di Galles William e Kate con George, Charlotte e Louis. All’appello mancava invece Harry.
Il re è stato l’ultimo a rientrare, rivolgendo alla folla un ultimo saluto e sorridendo con fare rilassato. Del resto, si preparava da tutta la vita a questo momento.
La manifestazione anti monarchia
Se la famiglia reale reale britannica è un vero e proprio simbolo in tutto il mondo non tutti gli inglesi sono contenti. Alcune centinaia di manifestanti anti-monarchia si sono radunati a Trafalgar Square a Londra durante la cerimonia di incoronazione di re Carlo III e della moglie Camilla all’abbazia di Westminster, che viene trasmessa in piazza con altoparlanti. La Bbc ha riferito che ogni volta che vengono pronunciate le parole ‘re Carlo’ i manifestanti gridano ‘Not my king’, cioè ‘non il mio re’. In altri momenti della funzione religiosa, i dimostranti hanno fischiato e gridato ‘È solo un uomo normale’.
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