Il ministro dell’Interno francese ha accusato il governo Meloni di essere incapace di gestire la questione dei migranti innescando problemi fino al sud della Francia. Immediata la reazione dell’Italia, Tajani ha annullato l’incontro programmatico con la ministra Colonna. La Francia ha, poi, tentato di raddrizzare il tiro

di Corinna Pindaro

Un barcone di migranti
ANSA / ETTORE FERRARI

La questione dei migranti ha riacceso la polemica tra  Italia e Francia. Questa volta pomo della discordia sono state le dichiarazioni rilasciate dal ministro dell’Iterno Francese, Gèrald Darmanin, che ha accusato l’Italia e la sua politica migratoria di innescare una serie di disagi che si propagano fino al sud della Francia.  “C’è un afflusso di migranti a Mentone perché Meloni, che guida un governo di estrema destra scelto dagli amici di Le Pen, è incapace di risolvere i problemi migratori per cui è stata eletta”, ha affermato il ministro francese che ha aggiunto, “Meloni è come Le Pen, dice ‘vedrete questo, vedrete quello’ e quello che vediamo è che l’Italia sta vivendo una grave crisi migratoria. C’è un vizio nell’estrema destra, che è quello di mentire alla popolazione”.

Le dichiarazioni non potevano passare inosservate e hanno determinato la decisione del ministro degli Esteri e vicepremier, Antonio Tajani, di annullare l’incontro previsto a Parigi con la ministra Chaterine Colonna. “Le offese al governo ed all’Italia pronunciate del ministro Gerald Darmanin sono inaccettabili. Non è questo lo spirito con il quale si dovrebbero affrontare sfide europee comuni”, ha detto Tajani.  Ma non solo, è intervenuto sulla questione anche il ministro delle Infrastrutture e vicepremier Matteo Salvini che  si è detto “orgoglioso di essere amico di Marine Le Pen e di essere al governo con Giorgia Meloni, e non accetto lezioni sull’immigrazione da chi respinge in Italia donne, bambini e uomini, continuando invece ad ospitare assassini e terroristi che in Italia dovrebbero tornare”.

“Il ministro Darmanin fino a qualche giorno fa considerava l’Italia addirittura disumana per il modo in cui trattava i migranti irregolari, oggi invece ci accusa di essere troppo permissivi. Magari perché gliene è scappato qualcuno alla frontiera di Mentone. Sarebbe auspicabile da parte del governo francese un atteggiamento meno ondivago, possibilmente anche più cooperativo nel contrasto all’immigrazione illegale. La sensazione che ne deriva è quella di un governo terribilmente spaventato dalla possibilità che anche in Francia possa affermarsi una politica seria e concreta come quella di Giorgia Meloni in Italia”, si legge in una nota firmata dal copresidente del gruppo Ecr al Parlamento europeo Nicola Procaccini.

La Francia, compreso che le dichiarazioni di Darmanin hanno scatenato una reazione concreta ed effettiva, ha cercato di raddrizzare il tiro.  “Il governo francese auspica di lavorare con l’Italia per far fronte alla sfida comune rappresentata dalla rapida crescita dei flussi migratori”, fa sapere il Quai d’Orsay intervenendo sulle affermazioni contro la premier Giorgia Meloni . Allo stesso tempo Parigi spera che la visita del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, venga “riprogrammata rapidamente”.

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