Al termine dell’incontro dei ministri dell’ambiente e dell’energia in Giappone il ministro Picchetto Fratin si è detto soddisfatto e ha ricordato la necessità di “correggere la nostra attuale traiettoria”, per “non aumentare i rischi legati al clima”

di Carlo Longo

“Questa prima giornata è andata bene, è emerso un forte impegno a valutazioni concrete su obiettivi finali per la decarbonizzazione, la parte sul clima, sull’elettrico, sulle tappe da fare, così come la questione dei veicoli leggeri e pesanti in un percorso parallelo alle valutazione della Ue”, questo il commento  del ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin al termine dell’incontro dei ministri dell’ambiente e dell’energia dei paesi del G7 si sono incontrati oggi a Sapporo, in Giappone.

“Per il documento finale con i punti dell’ accordo sono ancora in corso le limature e fino alla conferenza stampa di domani non si chiude”, ha aggiunto Picchetto.

Le ambizioni portate avanti dal ministro in occasione del suo intervento nel corso del summit sono chiare: “Nel promuovere un’azione ambiziosa per il clima, la nostra voce deve essere più forte, il nostro messaggio più chiaro, il nostro esempio deve fare da guida. L’attenzione deve concentrarsi sull’attuazione e il monitoraggio delle azioni, ad ulteriore garanzia della nostra credibilità”.

“La COP28 di Dubai – ha spiegato Pichetto – offre un’opportunità fondamentale per rilanciare l’azione sul clima. È attesa in quella sede la chiusura del primo ‘Global Stocktake’ dall’adozione dell’Accordo di Parigi, per fare il punto su quanto si sia realizzato, ma non dobbiamo attenderne l’esito per capire se dobbiamo agire”.

Il ministro ha ricordato la necessità di “correggere la nostra attuale traiettoria”, per “non aumentare i rischi legati al clima”, che richiederebbero “drastiche misure di riduzione delle emissioni nei prossimi anni dai crescenti costi ambientali, economici e sociali. Le azioni di mitigazione  devono rimanere al centro di una nostra azione accelerata e rafforzata. Dobbiamo promuovere un adattamento efficace ed equo, per ridurre la vulnerabilità dei paesi maggiormente esposti ai rischi climatici”.

Pertanto, secondo quanto sostenuto dal ministro italiano: “In questo senso i Piani Nazionali di Adattamento sono tra i veicoli più efficaci, ma consideriamo prioritario l’accesso più agevolato ai dati climatici e socio-economici, un supporto all’accesso ai finanziamenti, un adeguato sistema di monitoraggio”. Sulla finanza per il clima, il ministro ha chiesto “un forte segnale in vista della COP28 per lavorare all’allineamento di sistemi e flussi finanziari”. Pichetto ha auspicato inoltre “un maggiore utilizzo di strumenti finanziari innovativi per la riduzione del rischio degli investimenti”, ricordando che “come Italia stiamo lavorando per contribuire all’impegno collettivo dei Paesi sviluppati di mobilizzazione di 100 miliardi di dollari annui”.

Il ministro ha citato nel suo intervento anche il mercato del carbonio, per il quale “servono scelte politiche per azioni concrete ed effettive volte a riconoscere le cooperazioni già in essere”. Per il ministro, l’obiettivo del G7 è sostenere “ulteriori decisioni sulle infrastrutture, per definire un sistema di contabilizzazione chiaro e robusto che assicuri l’integrità ambientale”.