Il Parlamento  e il Consiglio europeo hanno raggiunto un accordo finalizzato a promuovere e regolamentare le energie rinnovabili. Secondo la direttiva, entro il 2030, il 42,5% del fabbisogno di energia elettrica dovrebbe essere coperto con energia rinnovabile

di Emilia Morelli

Arriva dall’Ue una nuova direttiva finalizzata a promuovere e regolamentare le energie rinnovabili. “Accolgo con favore l’accordo provvisorio con il Parlamento e il Consiglio su una serie rafforzata di norme sulle energie rinnovabili. Abbiamo raggiunto un compromesso ambizioso. La nuova direttiva rinnovabili è un passo importante nella realizzazione del Green Deal e del RePower Eu”, commenta la Commissaria europea all’energia Kadri Simson.

Nel dettaglio la nuova direttiva incrementa al 42,5% l’obiettivo Ue al 2030 per la quota di consumi di energia elettrica che dovranno essere soddisfatti con le energie rinnovabili. Il contributo previsto dall’accordo è più elevato di quanto attualmente previsto (32%) ma anche di quanto proposto dalla Commissione europea nel pacchetto clima (40%), leggermente inferiore a quello che l’esecutivo europeo ha proposto con il RepowerEU.

Alcuni impegni riguardano anche i trasporti. Gli Stati membri potranno di scegliere tra: un obiettivo di almeno il 29% di quota di rinnovabili nel consumo finale di energia nel settore dei trasporti entro il 2030 oppure un obiettivo di riduzione del 14,5% dell’intensità di gas a effetto serra nei trasporti grazie all’uso di fonti rinnovabili.   Le rinnovabili dovranno inoltre contribuire ai consumi del settore con almeno il 5,5% di biocarburanti avanzati realizzati con materie prime non alimentari e carburanti rinnovabili di origine non biologica quali l’ idrogeno rinnovabile e carburanti sintetici a base di idrogeno. L’idrogeno a basse emissioni è considerato una rinnovabile ma con alcuni limiti, limiti ancora più stringenti sono disposti per i biocarburanti pur restando inclusi nel novero delle rinnovabili. Gli Stati membri designeranno aree di accelerazione per le energie rinnovabili in cui i progetti beneficeranno di autorizzazioni semplificate. Gli impianti saranno considerati di “interesse pubblico prevalente”.

Non solo, l’accordo prevede inoltre uno snellimento delle procedure con connessa accelerazione del rilascio dei permessi. “Un buon giorno per la transizione energetica dell’Europa”, ha commentato il relatore del provvedimento per l’Europarlamento, l’eurodeputato tedesco Markus Pieper (Ppe, Germania).

“Più energia rinnovabile. Maggiore sovranità energetica. Meno gas serra. Transizione verde più veloce”, ha scritto in un post sui social la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola congratulandosi “per l’importante accordo sulla direttiva sulle energie rinnovabili” con il negoziatori dell’Eurocamera, l’eurodeputato Pieper, e la presidenza svedese del Consiglio dell’Ue. E’ “un accordo che dimostra ambizione e impegno”, ha aggiunto Metsola.

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