L’incontro tra Xi e Putin a Mosca è “un viaggio di amicizia, di cooperazione e pace”. Al termine del bilaterale Putin ha fatto sapere di essere interessato “alle proposte della Cina per risolvere la crisi in Ucraina”

di Corinna Pindaro

Il presidente cinese Xi Jinping è volato a Mosca per incontrare il presidente russo Vladimir Putin. I due leader si sono stretti la mano e reciprocamente hanno utilizzato l’appellativo di “caro amico” scambiandosi complimenti. In primo luogo Putin si è congratulato con Xi per la sua rielezione, ha elogiato la guida di Xi capace di  determinare un “colossale balzo in avanti” per il Paesi, ha espresso la speranza di costruire legami ancora più forti. “La nostra cooperazione nell’arena internazionale contribuisce indubbiamente a rafforzare i principi fondamentali dell’ordine globale e del multipolarismo”, ha affermato il presidente russo.

Dal canto suo Xi si è detto certo che Putin riceverà un forte sostegno nelle elezioni presidenziali russe previste per il 2024 anche se Putin non ha ancora espresso la volontà di ricandidarsi. Il presidente cinese ha aggiunto che Mosca e Pechino “condividono gli stessi obiettivi o alcuni obiettivi simili. Abbiamo compiuto sforzi per la prosperità dei nostri rispettivi paesi, possiamo cooperare e lavorare insieme per raggiungere i nostri obiettivi”.

L’incontro, durato quattro ore e mezza e proseguito a cena, è stato preparatorio in vista dell’ inizio ufficiale dei colloqui che coinvolgono funzionari di entrambi i paesi su una serie di argomenti, previsto per il 21 marzo  alle 15 ora locale (le 13 in Italia). Secondo quanto riporta l’agenzia russa Ria Novosti il tema centrale affrontato dai due leader è stata la cooperazione bilaterale ma anche la  situazione in Ucraina e il piano proposto da Pechino per risolvere la crisi. “Guardiamo con interesse alle proposte della Cina per risolvere la crisi in Ucraina” ha detto Putin a Xi Jinping.

E’ chiaro che la visita di Xi in Russia, per Putin si carica di un risultato ulteriore, è una vittoria diplomatica in netto contrasto con gli sforzi occidentali che tentano di isolare la Russia.  La Cina ha invece ridimensionato l’importanza, parlando di normali scambi diplomatici e omettendo i risultati effettivi che si intendono perseguire. Il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Webin ha parlato di un “viaggio di amicizia, cooperazione e pace” e sottolineato che “la Cina manterrà la sua posizione obiettiva ed equa sulla crisi ucraina e svolgerà un ruolo costruttivo nella promozione dei colloqui di pace”. Finora la Cina ha rinunciato a fornire aiuti militari alla Russia, ma dall’altra parte ha rifiutato di condannare l’aggressione di Mosca e ha censurato le sanzioni occidentali contro Mosca, accusando la Nato e gli Stati Uniti di aver provocato l’azione militare di Putin.

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