Il G20 finanze a Bangalore si è concluso con una condanna all’invasione russa dell’Ucraina condivisa dalla maggior parte dei Paesi membri, esclusa Russia e Cina. Si è comunque dato atto che la guerra ha inciso negativamente sull’economia mondiale, ci sono però per il futuro moderate prospettive di miglioramento
di Mario Tosetti
Il G20 in India a Bangalore si è concluso con una sintesi da parte della presidenza di turno indiana in cui sostanzialmente si ribadisce la condanna alla guerra in Ucraina da parte della maggior parte dei Paesi partecipanti, esclusi la Russia e la Cina.
“Gran parte dei membri ha condannato con forza la guerra in Ucraina sottolineando che sta causando immense sofferenze ed esacerbando fragilità pregresse dell’economia globale. Tuttavia nella riunione di Bangalore conclusa oggi ci sono stati altri punti di vista e valutazioni della situazione e delle sanzioni. Riconoscendo che il G20 non è il Forum deputato a risolvere problemi relativi alla sicurezza, sappiamo tuttavia che le problematiche di sicurezza possono avere conseguenze significative per l’economia globale”, ha precisato la nota divulgata dalla presidenza indiana.
Ad ogni modo si condanna l’uso minacciato in più occasioni del ricorso al nucleare, ritenuto dal G20 finanze “inammissibile”. “È essenziale appoggiare il diritto internazionale e il sistema multilaterale che salvaguarda pace e stabilità”, prosegue la nota.
Per quanto riguarda le prospettive economiche mondiali, a seguito del G20 finanze il comunicato congiunto parla di “moderati miglioramenti” anche se “la crescita rimane bassa e restano rischi al ribasso, inclusa un’elevata inflazione, una ripresa della pandemia e condizioni finanziarie inasprite che potrebbero peggiorare le vulnerabilità sul debito di molte economie emergenti”.
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