Gli inquirenti partendo dalla contabilità tenuta da Matteo Messina Denaro stimano che nella disponibilità del boss ci sia un tesoro del valore di 5 miliardi di euro. A partire da giugno 2022, comunque, il boss ha cambiato completamente atteggiamento e ha smesso di nascondersi tanto che si parla di arresto di convenienza

di Carlo Longo

Rinviato al 9 marzo il processo d’appello sui mandanti delle stragi del 1992 a Caltanissetta, a carico di Matteo Messina Denaro. Il boss, arrestato dopo trent’anni di latitanza, ha deciso di non partecipare all’udienza sebbene fosse stato predisposto il videocollegamento con il carcere de L’Aquila dove è recluso in regime di 41 bis.

Intanto gli inquirenti continuano a cercare i covi dove per anni si è nascosto Messina Denaro, e dalle perquisizioni emergono numerosi i dettagli curiosi. Nel primo covo scoperto, quello di vicolo San Vito a Campobello di Mazara, sono stati rinvenuti numerosi scontrini e biglietti aerei internazionali a nome di Andrea Bonafede, con destinazioni che vanno dall’Inghilterra al Sud America. Tra gli oggetti reperiti sul posto, figurerebbero anche molti libri di storia e di filosofia, da Senofonte a Platone. Tra le decine di volumi sugli argomenti più disparati, è spuntata anche una biografia del leader russo Vladimir Putin.

Gli  investigatori, però, sottolineano che il “vero covo” lo stanno ancora cercando. Partendo dal presupposto che, secondo quanto emerge dalla contabilità tenuta da Messina Denaro, l’ultimo dei Corleonesi spendeva dai 10 ai 15 mila euro al mese per mantenere la sua latitanza si stima che fosse nella disponibilità del boss un tesoro di 5 miliardi di euro. Secondo molti, infatti, Messina Denaro avrebbe ereditato i fondi sfuggiti alla guerra allo Stato dichiarata da Totò Riina. Le indagini per ora si concentrano su una zona tra Campobello e Mazara del Vallo, ma le prospettive si allargano anche a Palermo considerata la frequenza con cui Messina Denaro si recava alla clinica La Maddalena per le cure.

Ciò che appare chiaro, comunque, è che da giugno 2022 il boss di Castelvetrano ha cambiato le sue abitudini. “Negli ultimi mesi le sue condizioni si erano aggravate”, ha detto il medico che lo aveva in cura Vittorio Gebbia. Dopo due interventi nel 2020 e nel 2021 il boss ha preso atto che le condizioni di salute non gli permettevano più la vita da latitante. Così, ha smesso di nascondersi nella maniera ossessiva degli ultimi trent’anni, tanto che c’è chi ha parlato di “arresto per convenienza”. C’è chi ha sostenuto che l’arresto potesse in qualche modo convenire a Messina Denaro, fosse anche solo per una questione di vicinanza agli affetti. Del resto, dal giugno 2022 Messina Denaro ha cominciato a utilizzare regolarmente un telefono cellulare con cui chattava con gli altri pazienti della clinica in cui era in cura, faceva la spesa al supermercato a Campobello, nonostante l’arresto del boss locale e il fatto che i Ross avessero piazzato telecamere nei pressi del suo rifugio Messina Denaro ha scelto di rimanere lì a 95 metri dalle telecamere.

(Associated Medias)- Tutti i diritti sono riservati