L’ultimo resoconto pubblicato dalla Banca d’Italia mostra un quadro in peggioramento per quanto riguarda il credito: crescono i tassi sui mutui, mentre diminuiscono -pur restando un dato positivo- i prestiti a famiglie e imprese

di Corinna Pindaro

Un rallentamento dei prestiti ad imprese e famiglie ma che rimane un dato positivo mentre salgono i tassi sui mutui per l’acquisto delle case. In peggioramento, dunque, il quadro del credito in Italia. Lo rivela l’ultimo resoconto pubblicato dalla Banca d’Italia.

Secondo il quadro tracciato da Bankitalia si assiste al rialzo dei tassi da parte delle Banche centrali, una crescita costante per i tassi sui nuovi mutui erogati dalle banche. In particolare, i tassi di interesse comprensivi delle spese accessorie (Tasso annuale effettivo globale- Taeg) sono cresciuti del 3,55% rispetto al 3,23% registrato ad ottobre. In aumento anche i tassi sulle nuove erogazioni di credito al consumo al 9,25% rispetto all’ 8,93% di dicembre. I tassi di interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie sono stati pari al 2,94% mentre a dicembre si attestavano sul 2,54%. .Ancora in crescita i tassi sui nuovi mutui erogati dalle banche alle famiglie.

Per quanto riguarda i  prestiti al settore privato, sui quali influisce la metodologia adottata dal Sistema Europeo delle Banche Centrali si registra un dato positivo, sono cresciuti del 3,5% sui dodici mesi del 2023. Aumentati nell’arco dei dodici mesi anche i prestiti alle famiglie del 3,8% ma in diminuzione rispetto allo scorso dicembre in cui si registrava un aumento del 4,0%. In aumento anche  i prestiti alle società non finanziarie del 2,8 (contro il 3,1 per cento nel mese precedente). I depositi del settore privato sono diminuiti dello 0,3 per cento sui dodici mesi (-0,2 in ottobre); la raccolta obbligazionaria è diminuita del 3,2 per cento sullo stesso periodo dell’anno precedente (-6,0 in ottobre).

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