Approvata la riforma del Codice degli Appalti. Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha affermato che si tratta di una riforma importante a soli 55 giorni dall’insediamento del nuovo governo in grado di combattere la corruzione e il malaffare

di Corinna Pindaro

Il Consiglio dei ministri ha approvato il nuovo Codice degli Appalti. Si tratta di “un provvedimento “organico, equilibrato e divisione, frutto di un lavoro qualificato e approfondito, che permetterà di semplificare le procedure e garantire tempi più veloci. E che rappresenterà anche un volano per il rilancio della crescita economica e l’ammodernamento infrastrutturale della Nazione. Il Governo ringrazia il Consiglio di Stato per il grande lavoro svolto e che ha contribuito al raggiungimento di questo importante risultato”, ha commentato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

La premier ha rivendicato l’importanza del risultato raggiunto, “con la riforma del nuovo codice degli appalti il Governo mantiene un altro impegno preso con gli italiani”, ha chiosato Meloni.

Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha definito la riforma come “l’iniziativa più importante da 55 giorni a questa parte da quando abbiamo giurato”.

“È un venerdì pre-natalizio molto bello, significativo e importante. Ringrazio Giorgia Meloni che non è presente per motivi familiari ma che ha accompagnato questo processo, ringrazio tutti i ministri che sono intervenuti in questo Cdm che più unanime di così è difficile pensarlo. È stato fatto un ottimo lavoro”, ha aggiunto Salvini.

Nel dettaglio, secondo il ministro, il codice consente di “tagliare sprechi e la burocrazia, viene incontro alle esigenze delle imprese e degli enti locali, permetterà di aprire cantieri in tempi più veloci e creerà più lavoro. È la miglior battaglia alla corruzione e al malaffare. Più dell’80% degli appalti, se questo codice fosse in vigore, sarebbe più rapido, veloce, efficace e innovativo”.

Nel nuovo Codice Appalti è aumentata la soglia sotto la quale i comuni possono procedere per l’appalto in una maniera diretta. Inoltre, il titolare del dicastero del Mit ha ringraziato il Consiglio di Stato per aver recepito le proposte ricordando la necessità della separazione dei poteri.

In particolare “dobbiamo prevedere in Cdm un superamento del dissenso qualificato perché non voglio vivere in un Paese dove il singolo contenzioso a livello locale della singola micro associazione blocca opere pubbliche da centinaia di milioni di euro. Al Mit sono affidati 40 miliardi per il Pnrr, se andiamo avanti di Tar in Tar altro che 2026 per finire i cantieri, arriveremo al 2036. La politica ha il dovere di ascoltare e poi decidere il destino di una ferrovia, strada, autostrada o un ponte”, ha detto Salvini.

Nel corso della conferenza per la presentazioni del nuovo Codice Appalti è intervenuto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano”, che ha evidenziato che il lavoro  si è svolto “in assoluta concordanza di intenti” tra Consiglio di Stato e governo nella stesura del codice appalti, e poi ha aggiunto “tutti questi conflitti non li vedo” ma “saremo lieti di leggere” i rilevi dell’Anac “una volta che ci invieranno le loro considerazioni”.

Mantovano ha poi precisato che l’Anac “ha un ruolo all’interno del codice appaltcoerente con la sua funzione, erano previste delle prerogative che poi sono state eliminate nel testo varato dal Cdm. Questa non è l’ultima parola”, in quanto durante l’iter parlamentare “tutti quelli che hanno titolo di formulare proposte migliorative” potranno farlo.

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, non ha partecipato alla conferenza al termine del Cdm per presentare la riforma in quanto ha scelto di presenziare al funerale dell’amica, Nicoletta Golisano, vittima della strage a Colle Salario ad opera di Claudio Campiti durante una riunione condominiale.

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